Gran Tour Val di Merse
L’amore (ciclistico) verso la Toscana è qualcosa di indelebile, entra sotto pelle e non se và più via, come un tatuaggio.
Ho scoperto il sito del Grand Tour Val di Merse per caso. “La prima volta che vado in giù….lo faccio!” mi sono detto.
Ma di cosa si tratta? Questo è un tour libero totalmente autogestito. Sul sito https://www.grandtourvaldimerse.it si trova itinerario ed una lunga lista di informazioni. C’è una versione stradale, che include comunque alcuni km di strade bianche (quindi occhio con le BDC, montare gomme adatte!), ed una versione “Gravel” più lunga con maggior sterrato per gli amanti del genere. Si può fare in più giorni, pernottando in strutture o in tenda, oppure può essere una sfida con sè stessi cercando di farla nel minor tempo possibile; questo per chi è uno sportivo endurance ad esempio.
Non è un evento, dunque. Ogni giorno dell’anno è buono per farlo ed avete libertà massima di scegliere come, quando e con chi svolgerlo.
Vengo alla mia esperienza.
Sabato 4 Dicembre 2021 mi sono dovuto recare a Vezzano sul Crostoso per fare l’esame di qualifica come Istruttore di Skyrunning. Vista la vicinanza alla Toscana è stato istintivo fare 1+1: ho messo il mio “letto mobile” nel Doblò, al suo fianco la mia Gravel. Vista la posizione con ulteriori due ore e mezzo di auto avrei potuto raggiungere la parte nord del Tour.
Una volta finito l’esame nel tardo pomeriggio ho dunque diretto l’auto verso Casole d’Elsa, uno dei borghi toccati dal gran tour, il più a Nord. Con la traccia GPX già caricata nel mio Garmin Etrex, ho qualche dubbio su come ho scelto di farlo; in giornata. Fino a qualche mese prima sarebbe stata normale amministrazione, in quel momento invece non pedalavo da un po’. Fare tutti i circa 170km in uno colpo solo… beh non sapevo proprio se ne sarei stato in grado. Ho pensato di puntare su due elementi chiave: esperienza e lentezza!
Arrivato a Casole mi sono dedicato una bella cena ad una Osteria e subito dopo è scattata la ricerca del Libro Viaggio. DI cosa sia tratta? Dovete sapere che potete fare un vero e proprio gioco a pedali! Raccolto il libro di viaggio ufficiale in uno dei punti ufficiali, ci sarà una piccola caccia al tesoro: dei timbri da collezionare presso punti specifici del percorso. Mi sentivo come un bambino pronto a mettere le mani nella marmellata. Son riuscito trovare l’ultimo libro disponibile presso un bar in piazza! Tutto contento, mi sono poi andato a sistemare nel mio sacco a pelo nel mio minivan.
IL TOUR - 5 Dicembre 2021
Una notte piovosa e qualche strambo sogno hanno disturbato il mio sonno. Pensa, sognavo di aver bucato e di non trovare le camere d’aria…. Un buon segno premonitore per il giro: “andrà tutto liscio”, mi son detto.
Alle 6:15 ero in piedi preparando tutto il necessario e facendo una colazione adeguata. Partenza da Casole verso le 6:50 con un vento forte a farmi compagnia.
A velocità ridotta e con pensieri bellissimi, verso le 8:00 sono arrivato a Radicondoli, borgo che ho trovato deserto. C’erano solo due signore anziane le quali, in accento Toscano, parlavano di una antipatia comune verso qualcuno. Divertito dalla conversazione in accento Toscano mi sono goduto i primi scorci di borgo, un libidine che non sò descrivere. Credo la Toscana sia un insieme di dettagli visibili solo a chi ha il coraggio di andar lento. Trovo il bar indicato per il timbro chiuso, faccio dunque una foto da utilizzare come prova a mia discolpa. Non c’è modo di bere un buon caffè, mi accontento di una barretta e mi metto in movimento, il giro è lungo e non mi và di star fermo.
Riprendo la mia pedalata, per lo più sù asfalto in questo tratto. Ci saranno dei tratti di sterrato, ma no troppi, in ogni caso la mia Gravel può affrontarli serenamente a costo di maggior lentezza sul bitume. Dato il mio stato di NON allenamento, avevo deciso di fare il giro classico. Le strade sono comunque pressoché deserte e mi godo silenzio, pace e tranquillità.
Arrivo Chiusdino verso le 10:00 e qui trovo tutto aperto. Mi concedo una bella seconda colazione ed una gentilissima ragazza cerca con calma il timbro che, data la stagione non turistica, era chiuso nei meandri di un cassetto. E così, i primi due timbri son fatti.
Dopo questa colazione decido di aumentare un po’ la velocità con rinnovate energie, anche per scaldarmi un po’ dato il vento freddo che insiste. Alle 11:20 sono a Monticiano. L’ho trovato un borgo più anonimo rispetto agli altri, così come la strada per arrivarci ma il sole scalda e l’umore è molto buono.
Da qui inizia il tratto più lungo verso Murlo che raggiungo alle 14:00. In questo tratto sperimento nuovamente quell’emozionate distacco che si prova dopo qualche ora in sella. Mi sento in “viaggio”, forse complice l’attitudine molto turistica con cui affronto questo Gran Tour. Lungo la strada trovo un signore che mi chiede informazioni per Sovicille. Anche in abiti “civili” devo aver la faccia da Guida!
Che borgo stupendo Murlo! La bellezza del luogo mi distrae totalmente e giro all’intento delle mura dove l’assenza totale di persone rende tutto simile ad umn viaggio nel tempo. Il timbro l’ho trovato dopo un po’ di girovagare a “Vescovado di Murlo”, presso il Circolo Arci dove faccio una bella merenda ristoratrice.
Ed il pranzo? Non l’ho menzionato, è stato nient’altro di un panino in sella, senza l’usuale sosta la quale mi avrebbe solo infreddolito inutilmente.
Dopo questa sosta ricca di curiosità a Murlo riprendo il mio lento pedalare ed il sole lentamente mi saluta, facendomi entrare in quella dimensione che amo: pedalata dall’alba la tramonto. Lungo un tratto di Strade Bianche mi ristoro con un altro paninetto prima che faccia buio. Qui di Strade Bianche ne assaggio solo qualche tratto ma abbastanza per riportare in vita il ricordo delle altre avventure legate alla Toscana.
Arrivo a Sovicille alle 17:10 con il buio. Trovo l’alimentari nella piazza principale in chiusura, ma il gentile proprietario mi concede tempo per acquistare qualche snack per l’ultimo tratto e nel mentre cerca il timbro, l’ultimo necessario per completare il libro viaggio. Appena lo appone, ALÈ! Libro di viaggio completato, son felicissimo!
Per guadagnarmi l’attestato tuttavia manca l’ultimo tratto di pedalata fino a Casole. Mi sento bene, certo non ho muscoli e motore come in altri momenti della mia storia sportiva ma alla fine il mio “culo di piombo” stà saldo sulla sella e procedo a ritmo di crociera. La signora del negozio era preoccupata per la salita che avrei dovuto affrontare, e per il buio. Ma di certo non sapeva il mio bagaglio di esperienza, con un paio di battute la tranquillizzo.
L’ultimo tratto mi ricorda una scampagnata nelle Marche di circa un anno prima, penso divertito: “chissà se anche questa volta mi capita di dover soccorrere un barbagianni nella notte…..”. Chi mi segue sul mio canale Instagram ricorda forse questo aneddoto! Ma invece nulla questa volta, nessun incontro e nessun soccorso a volatile di alcun genere.
I pensieri e le emozioni scorrono in modo naturale come sempre dopo svariate ore all’aria aperta. La temperatura non è nemmeno troppo fredda.
Arrivo a Casole alle 19:30. Mi toccherà un fuori programma: una cinta della borsa posteriore si è mollata e ho perso la mia felpa preferita. Poco male, mi dico, l’ultimo pezzo stradale è esattamente nella direzione del rientro verso l’entrata dell’autostrada, la troverò mente guido. E così è stato!
Arrivato all’auto dunque mi dò una sciacquata, mangio una buona pizza ed è ora di rientrare. Sono infinitamente grato al mio fisico per essersi comportato divinamente in questa uscita lenta ma divertente. Un buon modo di celebrare ed inaugurare il mio nuovo percorso di vita e lavoro dopo mesi difficili. Ma ancor più di questo, sono certo questa uscita sia stata il modo perfetto di prepararmi ad un viaggio che, mi son detto proprio mentre pedalavo, è arrivato il momenti di concretizzare.
Ma di questo….Vi racconterò prossimamente.
Lasciarsi alle spalle la Toscana è sempre pura nostalgia per me. Penso subito “a quando la prossima?”
Consiglio vivamente a tutti questa esperienza, sia a chi è alle prime armi sia ai più esperti. Conoscendo la Toscana vi consiglio dei periodi fuori stagione, dato il prevalere della strada certamente meglio evitare le giornate trafficate della stagione estiva.
Buone pedalate, e se avete domande in merito….Scrivetemi.
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